Riflessioni sul Vangelo lunedì 12 agosto
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Riflessioni sul Vangelo lunedì 12 agosto

Lunedì 12 agosto

Il treno si ferma davanti a me, la porta si apre e compare una donna con bambino in braccio e passeggino alla mano. Equilibrio troppo precario, assolutamente bisognoso di una mano, ma io sono fermo, stanchissimo e solo dopo qualche secondo mi rendo conto della situazione e afferro il passeggino. «Finalmente si è svegliato ’sto prete!». Lapidaria la donna alle mie spalle. Durante il viaggio io verrò a sapere delle sue "ferite clericali" che l’hanno fatta gridare e lei comprenderà la mia "stanchezza sacerdotale" che mi ha fatto stare impalato troppo a lungo. Ma soprattutto ho capito una cosa: l’annuncio del Vangelo è questione di "bella umanità". Non servivano grandi discorsi a quella donna, almeno non subito: prima doveva vedere la mia attenzione verso quella giovane mamma. Primo: non dare scandalo. Secondo: distinguiti per la dolcezza della tua generosità. Terzo: racconta di Dio, che ti rende una persona così bella.  

+ Vangelo di Matteo [17,22-27]
In quel giorno, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».