Riflessioni sul Vangelo martedì 18 giugno
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Riflessioni sul Vangelo martedì 18 giugno

Martedì 18 giugno

Le divinità pagane si "costruivano" così: prendevi un essere umano e lo portavi al superlativo. Gli dei erano bellissimi, buonissimi o cattivissimi, fortissimi, velocissimi...noi spesso pensiamo che la nostra vocazione sia cosa da divinità pagane, così il Cristianesimo diventa un invito ad essere bravissimi, a compiere buone azioni. No: noi non siamo chiamati a compiere buone azioni, ma a vivere una santa passione. Perfezione non è questione di conquistare il primo posto in una certa classifica, ma lasciarsi conquistare da Colui che è sempre il "numero Uno". Perfezione non è salvare qualcuno, ma lasciarsi salvare ogni istante: smetti di "farti superuomo", lascia che Dio ti faccia suo.  

+ Vangelo di Matteo [5,43-48]
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».