Riflessioni sul Vangelo domenica 16 giugno
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Riflessioni sul Vangelo domenica 16 giugno

Domenica 16 giugno
Cosa dico quando dico Trinità? Leggi il racconto del roveto ardente (esodo 3, 1 - 20) ed è una sorpresa!: non trovi una serie di speculazioni filosofiche, ma nomi e verbi. E la cosa stupefacente è che all’inizio per dire di sé non evoca tanto il suo nome, ma nomi di uomini, storie, storie di uomini: "Io sono il Dio di tuo padre" dice a Mosè "il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe". Così Dio si manifesta esclusivamente come Dio di qualcuno. di un arameo errante, di un uomo che non ha patria e ovunque è straniero. Quest’uomo è così caro a Dio che Dio in un certo senso prende il suo nome; infatti che cosa significa Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe (gli aramei erranti) se non che Dio ha un nome soltanto in riferimento a coloro che egli ama?".

Quasi Dio dicesse: "Vuoi sapere qualcosa di me? Interroga la tua storia, le storie. Sono stato, e sono, a tal punto dentro storie di donne e di uomini, che mi puoi evocare con i loro nomi. Abramo, Isacco, Giacobbe: sono impigliato alle storie. Mi azzardo a dire: che potresti aggiungere il tuo nome: sono il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe...

E ora aggiungi il tuo nome, la tua storia. E poi i verbi. Solo li accenno, dovrebbero essere esplorati ad uno ad uno: "Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido...conosco le sue sofferenze, sono sceso per liberarlo": ho osservato... ho udito... conosco... sono sceso... E non potremmo - mi chiedo - riprendere i verbi per dire la Trinità, senza ridurla a parole? Padre, Figlio, Spirito Santo, nomi che raccontano la storia di un Dio non estraneo, gelido, lontano, un Dio che partecipa, scende, libera, rimane con il suo Spirito in noi.

Dal vangelo secondo Giovanni 16, 12 - 15

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 
Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».