Riflessioni sul Vangelo di martedì 28 settembre
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Riflessioni sul Vangelo di martedì 28 settembre

Martedì 28 

Gesù ha deciso: sceglie di andare, di salire a Gerusalemme, alla resa dei conti. Ha deciso, è risoluto. Letteralmente Luca scrive che “indurì il suo volto”, come i profeti. Ed è totalmente solo: la triste scena degli apostoli che invocano il fuoco dal cielo per uccidere i samaritani che li hanno rifiutati (!) gli fa capire quanto essi siano lontani. Gesù indurisce il volto, si fa violenza per andare fino in fondo alla sua missione, noi, troppe volte, cediamo alla prima difficoltà, lasciamo stare appena la fede diventa più esigente. La fede richiede, in certi momenti, un grande sforzo di volontà, un grande carattere. Ne vale la pena, credetemi, e abbiamo un modello da seguire: il Signore stesso.

Lc 9,51-56
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, Gesù si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?”. Ma Gesù si voltò e li rimproverò. E si avviarono verso un altro villaggio.