Riflessioni sul Vangelo 19 giugno
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Riflessioni sul Vangelo 19 giugno

Sabato 19

A ciascun giorno basta la sua pena. Quanto è vero!  Quante volte crediamo di avere in mano il nostro destino e ci affanniamo e ci preoccupiamo per assicurarci un futuro dignitoso! Facciamo bene, certo, ed è saggio e prudente vivere guardando all’indomani. Ma senza che questo diventi un’ossessione, senza dimenticarci la nostra natura profonda, senza tradire la nostra anima che è libera e in ricerca di libertà. Gesù ci invita con sano realismo ad avere una visione poetica della vita. Gli uccelli del cielo e i gigli del campo godono di ciò che sono, grati a Dio che si è occupato di loro. Nessuno di noi potrà mai vestire così bene, né librarsi nell’aria come essi fanno.

Mt 6,24-34
“Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammóna.
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”.