Riflessioni sul Vangelo di domenica 9 maggio
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Riflessioni sul Vangelo di domenica 9 maggio

Domenica 9

Cos’è, veramente, l’amore? Anzitutto accogliere l’amore di Dio, accettare di essere amati, dimorare nell’amore che abbiamo scoperto. L’amore è, quindi, prima consapevolezza e poi sentimento, trasporto, emozione. È dai fatti che si misura l’amore. Amore è concretezza, quotidianità, fatica, fedeltà, passione (nel senso di patire!). Proprio come ha saputo fare Gesù che si è donato completamente. Se capissimo che Dio ci chiede soltanto di lasciarci amare, di farci raggiungere dalla sua misericordia! Di dimorare, restare sotto il cono di luce della sua presenza. Ed è ovvio che l’amore cambia, mi cambia.  Dio non ci ama perché siamo amabili ma - amandoci - ci rende amabili e capaci di superare la parte oscura che abita nel profondo di ciascuno di noi.

Gv 15,9-17
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».