Riflessioni sul Vangelo di venerdì 7 maggio
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Riflessioni sul Vangelo di venerdì 7 maggio

Venerdì 7

Gesù aveva ridotto i comandamenti a due: amare Dio e amare il prossimo come noi stessi. Giovanni osa fare di più e cambia il primo fra i comandamenti: non più amare Dio e il prossimo ma amarci tra noi come Gesù ci ha amati. Anzi, ad essere più precisi, Gesù chiede a noi discepoli di amarci con l’amore con cui siamo amati dal Maestro. Come posso amare una persona che mi ha ferito? Come posso perdonare una persona che mi ha rovinato la vita? L’unico modo che ho di superare i miei limiti è quello di riversare sugli altri l’amore che ha colmato il mio cuore.

Gv 15,12-17
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri”.