Riflessioni sul Vangelo  di giovedì 24 settembre
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Riflessioni sul Vangelo di giovedì 24 settembre

Giovedì 24 settembre

Erode è incuriosito da Gesù, vorrebbe vederlo... ma il suo non è il desiderio profondo di chi cerca la verità. No, Erode è annoiato dal suo potere, dalla sua fama, dalla sua ricchezza, la sua è solo la richiesta viziata di un potente, il debole afflato mistico di un uomo che ha abbandonato da fede dei Padri per seguire le tortuose e perverse vie del potere politico, il leggero brivido di moda che affianca al mio delirio un qualcosa di spirituale per sentirmi in armonia con la mia coscienza. Sciocco e presuntuoso Erode! Quando capirai che tutto ciò che hai è nulla e vento? Che la gloria che insegui è più fragile di un fiore del campo?

Lc 9,7-9
il tetrarca Erode sentì parlare di tutto ciò che accadeva e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: “Giovanni è risuscitato dai morti”, altri: “È apparso Elia”, e altri ancora: “È risorto uno degli antichi profeti”.
Ma Erode diceva: “Giovanni l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?”. E cercava di vederlo.