Riflessioni sul Vangelo sabato 8 agosto
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Riflessioni sul Vangelo sabato 8 agosto


Sabato 8 agosto

E’ stanco Gesù di servire l’uomo secondo l’uomo e non secondo Dio. Si deve allora rifiutare il servizio? Nient’affatto. La legge dell’Incarnazione obbliga ad un servizio sempre eccellente. L’umanità si serve così come essa è: incredula e perversa. Si serve per le cose del corpo, della terra, di questo tempo, sapendo che anche questo è amore, purissimo amore. Attraverso questo amore in chi è di buona volontà sorgerà anche l’altro, quello per la verità, la grazia, la giustizia, la vera conversione, il ritorno a Dio.

«Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».