Riflessioni sul Vangelo giovedì 6 agosto
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Riflessioni sul Vangelo giovedì 6 agosto

Giovedì 6 agosto

Sul Tabor Pietro, Giacomo e Giovanni vedono Gesù con sguardo nuovo.
La bellezza di Dio li travolge, per un attimo. Tutti siamo chiamati a sperimentare la bellezza di Dio, anche solo per una volta nella vita. Raptim, direbbe sant’Agostino, fugacemente.

Per farlo dobbiamo ritagliarci degli spazi di silenzio, dedicarci del tempo, metterci in sintonia con la natura.
Per farlo, come suggerisce il Padre, dobbiamo ascoltare. Ascoltare il Figlio, ascoltare la Parola, ascoltare noi stessi, ascoltare ciò che di bello ha da dire l’uomo, ogni uomo. La bellezza è esperienza che scaturisce dall’ascolto.

Ho passato la metà della mia vita, e molte vicende avventurose.

Se sono cristiano, se ancora cerco, dopo avere trovato, è solo perché Dio è bellissimo.


Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatel