Riflessioni sul Vangelo giovedì  9 luglio
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Riflessioni sul Vangelo giovedì 9 luglio

Giovedì 9 luglio

Predica se cammina, mangia se si lascia nutrire, si ferma se può ripartire, dona se è cosa gradita, si allontana se non è gradito: ecco il missionario. Si ferma per predicare, chiede per sfamarsi, riparte per svagarsi, si impone per affermarsi, allontana per difendersi: ecco il mercenario. E sai cosa mi colpisce di più della differenza che passa tra i due? La libertà del missionario. Una libertà anzitutto interiore, quella che è segno primo della pace di chi ha saputo scegliere una patria che ti faccia sentire di casa ovunque, una povertà che ti restituisca il gusto di tutto ciò che ricevi, una fraternità che ti spinga piuttosto che trattenerti, una carità che sia servizio e non vanto, un dialogo che sia chiarezza e non (pre)giudizio. Missionari perché mandati, mandati perché liberati e, se scopri da cosa puoi essere liberato oggi, scoprirai anche dove sarà la tua missione: buon cammino!  

+ Vangelo di San Matteo 10, 7 - 15

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».