Riflessioni sul Vangelo martedì 7 luglio
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Riflessioni sul Vangelo martedì 7 luglio

Martedì 7 luglio

Non è un errore quella stanchezza che ti sfinisce, così come non è un errore quel senso di smarrimento che divora il gusto delle cose giorno dopo giorno. Non è un errore, perché non si tratta di cattiva gestione di forze e nemmeno di una scelta sbagliata di occupazione. Bastassero un po’ di riposo e un po’ di discernimento in più! E noi preghiamo così: sei stanco? «Signore, donami un po’ di pace». Sei smarrito? «Signore, aggiusta questa situazione». Ma il problema è la radice: abbiamo smesso di seguire qualcuno e ci siamo convinti che il nostro problema sia la strada che percorriamo. Allora proviamo a prendere un impegno per questa giornata: smettere di rattoppare strade e cominciare a chiedere di nuovo la meta scritta sulle spalle di Colui che vogliamo di nuovo seguire.  

+ Vangelo di San Matteo

In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».

[Mt 9,32-38]