Riflessioni sul Vangelo lunedì 6 luglio
Santuario Basilica Nostra Signora di Montallegro sito ufficiale Rapallo

Riflessioni sul Vangelo lunedì 6 luglio

Lunedì 6 luglio

Il coraggio non è la virtù di chi sappia evitare la morte, perché quella, al massimo, sarebbe astuzia. Il coraggio della fede è, invece, la forza ultima, quella che muove il braccio a cogliere l’ultimo lembo di speranza rimasta tra tanta disperazione. Serve coraggio per tenere alto lo sguardo mentre tutto muore, ma proprio qui sta la sfida: vedere la morte e fissare la vita. E coraggio è ricordare che la vita non sta da un’altra parte rispetto alla morte, semplicemente sta un po’ oltre, un po’ dopo. Allora il coraggio della fede è vedere i peccati e fissare la misericordia, vedere i torti e fissare il perdono, vedere le ferite e fissare il sacrificio, vedere la mancanza e fissare la promessa: coraggio!  

+ Vangelo di San Matteo

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata. Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

[Mt 9,18-26]