Riflessioni sul Vangelo lunedì 20 gennaio
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Riflessioni sul Vangelo lunedì 20 gennaio

lunedì 20 gennaio

La Fede è una ricca cantina, nella quale riposano vini antichi e preziosi, accanto a spazi di crescita e sviluppo. Nel difficile dialogo tra antico e nuovo bisogna vincere due tentazioni. Non si può eliminare ciò che semplicemente mi piace meno: tutto antico o tutto nuovo è eresia, cioè scegliere una parte, facendone il tutto. Non si può mescolare, fingendo che tutto possa stare insieme, "in un’unica bottiglia", di modo da poter avere tutto e subito. C’è una complessità invincibile nella Fede, perché è rapporto vivo con una Persona viva: non si può eliminare o mescolare la storia di nessuno! Si tratta invece di conservare ed integrare: verbi inseparabili, capaci di vincere insieme il conservatorismo e la rivoluzione, plasmando la semplice e amorosa fedeltà. 

 + Vangelo di San Marco [2,18-22]
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».