Riflessioni sul Vangelo di domenica 10 marzo
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Riflessioni sul Vangelo di domenica 10 marzo

Domenica 10

Non dubitare: Dio ti ama fino a morire, Dio ti è vicino fino ad abbracciarti e desidera il tuo bene più di quanto tu stesso lo desideri... Gesù è morto per svelarci questa verità, come dubitarne? La nostra vita consiste, allora, nello scoprire la strada, nel percorrere la luce che Dio ci indica, nell’accogliere il destino di bene che Dio prepara per ciascuno di noi.

«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio»