Riflessioni  sul Vangelo di venerdì 27 ottobre
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Riflessioni sul Vangelo di venerdì 27 ottobre


Venerdì 27

Gesù è disarmante. E, sinceramente, a volte anche un po’ irritante. Perché dice le cose senza remore, perché smaschera le nostre piccole e grandi incongruenze. Siamo attenti ad ogni aspetto della vita, ci teniamo aggiornati, informati, cerchiamo di capire quanto accade. Ma, insomma, il mondo sta precipitando nel caos? L’uomo si sta autodistruggendo divorato dalla bramosia o dalla violenza? Siamo perduti? Esiste una qualche logica nelle cose del mondo? Nelle scelte? E la Chiesa, questa nostra Chiesa, è destinata a finire come tutte le religioni storiche? Se impariamo a guardare i segni dei tempi, oltre che i segni del tempo, se impariamo a leggere la storia e gli eventi con la logica di Dio, allora certo, le nostre scelte cambiano. E diventano profezia.

«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Lc 12,54-59