Riflessioni sul vangelo di giovedì 12 ottobre
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Riflessioni sul vangelo di giovedì 12 ottobre

Giovedì 12

Ecco Carlo (Acutis), patrono speciale dei giovani. Giovani che siano come lui, che non brucino nel nulla la loro libertà. La sua ricetta è tutt’altro che banale: egli sapeva bene che le cose più belle sono anche le più sofferte e combattute. Egli sa che la gioia del Vangelo nasce dalla croce. Non fu croce per lui la malattia che lo stroncò in due settimane? Egli la accetta, offrendo il suo sacrificio per la Chiesa. Amò talmente l’Eucaristia da diventare lui stesso ostia santa,  pane con cui Gesù in ogni Santa Messa si ripresenta col suo sacrificio per farsi alimento della nostra vita. La sua frequenza quotidiana della Messa, il suo apostolato con la mostra dei miracoli eucaristici, sono l’espressione di un trasporto che rendeva eucaristica l’intera sua esistenza. Definisce l’Eucaristia "autostrada per il cielo". Essa è il paradiso sulla terra. Che cosa è infatti il paradiso, se non vivere con Gesù nella gioia della Trinità e in compagnia di Maria, degli Angeli e dei Santi? L’Eucaristia ben celebrata e adorata, ci permette di vivere di Gesù. È all’Eucaristia, non a se stesso, che Carlo ci chiama.