Riflessioni sul Vangelo di mercoledì 6 settembre
Santuario Basilica Nostra Signora di Montallegro sito ufficiale Rapallo

Riflessioni sul Vangelo di mercoledì 6 settembre


Mercoledì 6

Siamo guariti per servire, come accaduto alla suocera di Pietro. Ora siamo in grado di farcela da soli, di imitarlo, di diventare suoi discepoli. Gesù ha un’altra urgenza, deve portare la buona notizia del regno ad altre città, in altri luoghi, in altri cuori. Non possiamo trattenerlo. Possiamo però seguirlo per diventare anche noi dei guaritori, per diventare anche noi degli annunciatori. E sentire l’urgenza, la necessità di dire di Dio.

Uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: “Tu sei il Figlio di Dio!”. Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: “È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato”. E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea. Lc 4, 38 - 44