Riflessioni sul Vangelo di martedì 22 agosto
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Riflessioni sul Vangelo di martedì 22 agosto

Martedì 22

Ognuno di noi ha le sue ricchezze e per ciascuno è difficile essere davvero povero. Povertà, infatti, è la scelta di farsi mendicanti di un amore immeritato, il coraggio di scommettere su ciò che non può che essere gratis, perché altrimenti non potresti permettertelo. Più semplice contrattare affetti e guadagnarsi garanzie. Com’è difficile essere povero, perché per un povero è impossibile vivere. Ma è (solo) lì che Dio è possibile. Maria regina tutto questo ora lo sa e lo vive.

«In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».[Mt 19,23-30]