Riflessioni sul Vangelo di martedì 18 luglio
Santuario Basilica Nostra Signora di Montallegro sito ufficiale Rapallo

Riflessioni sul Vangelo di martedì 18 luglio

Martedì 18

«Signore, tu non disprezzi un cuore contrito e umiliato». La parola «contrizione» significa rottura, come quando una pietra si rompe in mille schegge; e al dolore dei peccati si dà questo nome per significare che il cuore duro del peccatore, in certo modo, si spezza per il dolore di aver offeso Dio. Siamo soliti dire «mi si è spezzato il cuore», per esprimere la nostra reazione davanti a una grande disgrazia. Qualcosa di simile deve succedere quando consideriamo i nostri peccati rispetto all’amore che Dio ha per noi. È l’amore che deve avvicinarci alla Confessione.

Mt 11, 20-24
Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».