Riflessioni sul Vangelo di mercoledì 12 luglio
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Riflessioni sul Vangelo di mercoledì 12 luglio


Mercoledì 12

Primo invio in missione: ai più vicini. E quali più vicini? I più emarginati, «le pecore perdute». Queste pecore perdute sono quelle delle Beatitudini, cioè i poveri, i pubblicani, i peccatori, gli afflitti, i miseri, le donne, i bambini.
La parola («rivolgetevi», «predicate»), ma anche l’azione: «…potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità». Gli apostoli devono predicare ciò che predicava Gesù: «Il regno dei cieli è vicino». È il tempo della grande mietitura, del soccorso straordinario di Dio al suo popolo, tempo dell’adempimento, perciò tempo della conversione e della penitenza.

Mt 10, 1-7
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».